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Solmi, Arrigo.

Storico del diritto e uomo politico italiano. Insegnò Storia del diritto italiano alle università di Camerino, Cagliari, Siena, Parma e Pavia, Scienza politica all'università di Milano e Diritto comune all'università di Roma. In epoca fascista ricoprì cariche importanti: fu deputato al Parlamento (dal 1924); sottosegretario al ministero dell'Educazione nazionale (1932-35), ministro guardasigilli (1935-39). La produzione scientifica di S., pur varia e vasta, fu principalmente dedicata alla storia giuridica medioevale: Le associazioni in Italia avanti le origini del Comune (1898); Stato e Chiesa secondo gli scritti politici da Carlomagno fino al concordato di Worms (1901); Le Diete imperiali di Roncaglia, il diritto di regalia sui fiumi e le associazioni fluviali (1910); Studi storici sulle istituzioni della Sardegna nel Medioevo (1917); L'amministrazione finanziaria del Regno italico nell'alto Medioevo (1932); Studi storici sulla proprietà fondiaria nel Medioevo (1937). Opera monumentale fu la Storia del diritto italiano (1908; in seguito rielaborata e arricchita nelle due successive edizioni del 1918 e del 1930), che illustra lo sviluppo storico del diritto italiano dall'età romano-barbarica fino al Fascismo. Rilevanti furono anche gli studi dedicati alla storia politica moderna e contemporanea, e in particolare all'epoca risorgimentale: Ciro Menotti e l'idea unitaria nell'insurrezione del 1831 (1931); Giuseppe Garibaldi e l'unità dell'Italia (1932); L'idea dell'unità italiana nell'età napoleonica (1934). Con i Discorsi sulla storia d'Italia (1935), infine, S. entrò in polemica con B. Croce poiché, a differenza di quest'ultimo, affermava la sostanziale unità dello sviluppo storico italiano, non solo dal punto di vista culturale, ma anche economico-giuridico (Finale Emilia, Modena 1873 - Roma 1944).